Consigli per leggere, vedere, ascoltare qualcosa di utile e bello. Novità, classici, scoperte e riscoperte, basta che facciano bene al cervello. Ogni contributo intelligente è ben accetto.
Il libro è il frutto della pluriennale attività scientifica degli autori (Cas Mudde e Cristobal Rovira Kaltwasser) nel campo degli studi politologici dei movimenti politici e in particolare della destra internazionale. Le loro ricerche abbracciano l’arco di due secoli, perché “analizzare le radici storiche del populismo aiuta a comprendere il fenomeno contemporaneo”.
Dunque, perché nell’Ottocento nacque e si radicò il populismo in Russia e negli Stati Uniti? Perché nel tardo Novecento in Europa, in America Latina e negli U.S.A si diffondono molteplici declinazioni del populismo?
Vengono proposte delle chiavi interpretative per aiutarci a distinguere e anche a “leggere e a contrastare” il fenomeno populista di “destra” e di “sinistra” del terzo millennio. Nel dibattito pubblico contemporaneo l’uso del termine è perlomeno generico e si presta a molte confusioni.
Del resto accade sempre più spesso che taluni stili propagandistici dei populisti vengano assunti da diversi attori politici, in una logica di rincorsa a coprire uno spazio “demagogico”.
Ciò avviene anche per i partiti liberaldemocratici e di sinistra.
Ma per gli autori è necessario comprendere che il populismo offre sempre risposte sbagliate, anche quando pone domande giuste.
L’obiettivo dovrebbe essere quello dell’indebolimento della offerta sociale, economica e culturale populista, sempre giocata in chiave demagogica, fornendo una proposta politica basata su risposte e soluzioni credibili, concrete. Solo così si consentirà alla democrazia di superare l’attuale fase populista, rafforzando la credibilità delle istituzioni.
Per chi vuole approfondire il fenomeno populista di destra in Europa e in Italia: “Populism and Far-right. Trends in Europe”, Università Cattolica, Milano. Open access, polidemos.it, volume 4/2022, ultimo capitolo dedicato alla coalizione Forza Italia-Lega- FdI. (Consigliato da Elena M.)
Se pensate che questo film di Pif sia la classica commediola leggera con Fabio De Luigi, vi conviene cercare qualcos’altro. La faccia da schiaffi dell’attore ed una semplice storia d’amore in un futuro non troppo lontano, sono solo un pretesto per riflettere su ciò che succede a chi viene sbalzato fuori da quell’ottovolante impazzito che è la nostra società. Gli ultimi, i dimenticati, che arrancano ogni giorno di più per ottenere sempre meno. E tutti noi altri, sicuri e sereni, che come stronzi rimaniamo a guardare.
(Consigliato da Federico M.)
Quando si parla di Africa e colonialismo di solito parliamo di Francia, Gran Bretagna, magari Portogallo. Questo libro di Adam Hochschild è dedicato all'episodio più orrendo e violento della storia coloniale mondiale, ovvero il vero e proprio genocidio operato in Congo, in poco più di vent'anni, dal mite e democratico Belgio (in realtà tecnicamente dal suo re Leopoldo, che ne deteneva privatamente la proprietà). Molti milioni di abitanti furono spietatamente sfruttati nelle piantagioni di caucciù e selvaggiamente uccisi e mutilati in modo orribile se non raggiungevano gli obiettivi di produzione richiesti. Cuore di tenebra di Joseph Conrad è chiaramente ispirato da queste vicende. L'indignazione mondiale fu tale che le altre potenze coloniali (!) costrinsero il re a cedere il Congo al proprio paese come colonia nel 1908. A tutt'oggi la Repubblica del Congo continua ad essere il paese più grande dell'Africa, quello potenzialmente più ricco e insieme il più diviso, perennemente straziato da un'infinità di guerre civili. (Consigliato da Maurizio F.)
Un libro di Julia Lovell che ripercorre la storia del conflitto tra l'impero britannico e quello cinese. A metà dell'800 quest'ultimo fu costretto militarmente ad aprire le proprie frontiere all'oppio importato dall'India e cedere progressivamente porti e città alle altre potenze occidentali. L'umiliazione subita dal millenario impeo cinese fu talmente cocente che la sua eredità è visibile ancora oggi nel suo orgoglioso nazionalismo e nella suscettibilità estrema di fronte a gesti e posizioni che ne possano mettere in ombra il destino. Da passato, ache se si impara poco, si può sempre capire molto. (Consigliato da Maurizio F.)
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