
Consigli per leggere, vedere, ascoltare qualcosa di utile e bello. Novità, classici, scoperte e riscoperte, basta che facciano bene al cervello. Ogni contributo intelligente è ben accetto.
Tra i titoli di Sky Cinema è comparso da pochi giorni Call Jane, un film di Phyllis Nagy, ambientato a Chicago nel 1968. La sceneggiatura è ispirata alla vera storia del gruppo femminista Jane che tra il 1968 e il 1972 allestì due cliniche clandestine per consentire alle donne “l’aborto sicuro”. Il film è uscito nelle sale nel 2022, pochi mesi dopo la sentenza della Corte Suprema americana a maggioranza trumpiana, che ha cancellato la precedente deliberazione che riconosceva il diritto di libera scelta delle donne di fronte all’aborto (sentenza Roe contro Wade). Grazie al verdetto “pro-choice” del 1973 le promotrici del gruppo Jane, arrestate nel 1972 con l’accusa di omicidi plurimi, ottennero la libertà. (Consigliato da Elena M.)
Lo storico Colin Jones descrive, con minuzia impressionante, letteralmente minuto per minuto, il giorno in cui Robespierre passò da essere l'onnipotente leader della rivoluzione a una delle sue ultime vittime. Una lezione emozionante per capire come le paure e i sentimenti dei molti, e il coraggio di pochi, possano inaspettatamente cambiare tutto. Si dirà che doveva accadere, ma nessuno in realtà ci credeva eppure una catena di eventi, errori e opportunità produssero l'impossibile. Tante volte abbiamo assistito ad improvvise cadute fragorose, ma raramente sono state indagate così bene. Leggendo si impara. (Consigliato da Maurizio F.)
Dal grande Aronofsky uno dei film principali di questa stagione di premi. La pellicola racconta una duplice rinascita: quella del suo protagonista, Charlie, e quella dell’attore che lo interpreta, il Brendan Fraser che abbiamo tutti amato a fine anno Novanta con “La Mummia” e poi scomparso in un vortice di abusi fisici, alcol e droga. Se Charlie è dilaniato nel chiedersi se ha combinato qualcosa di veramente buono nella sua vita, con questa interpretazione che gli è valsa l’Oscar come migliore attore protagonista possiamo dire che Brendan qualcosa di buono l’ha fatto, e lo farà ancora. Ogni tanto vale la pena farsi la stessa domanda. (Consigliato da Federico M.)
Oksana Zabužko è una scrittrice e poetessa ucraina, le sue opere sono tradotte in 15 lingue. Il titolo del libro evoca il lungo viaggio che l’Autrice compie raccontando, nel secondo e nel terzo capitolo, la storia plurisecolare della cultura, della lingua e delle radici identitarie ucraine. Nel primo capitolo, invece, Zabužko offre ai lettori la sua testimonianza di sfollata di guerra, presentandosi come “una donna con la valigia”. Quando i russi invasero l’Ucraina la scrittrice era a Varsavia, ospite di un seminario letterario. Dal 24 febbraio 2022 Oksana viaggia con la sua valigia tra Danzica e Berlino. La sua esperienza personale e la sua formazione storico-letteraria sono alla base della scrittura di questo libro, che è anche una risposta appassionata, e a tratti rabbiosa, alla propaganda bellica russa che ha definito “storicamente inesistente l’Ucraina”. (Consigliato da Elena M.)
Bravissimi grazie
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